Carla e Tommaso sono due top manager: Carla è un mago della finanza aziendale e del controllo di gestione, mentre Tommaso è un direttore commerciale molto apprezzato sia a livello nazionale che internazionale.
Sia Carla che Tommaso sono molto impegnati nel lavoro: passano molte ore in ufficio, viaggiano tantissimo per lavoro, devono essere costantemente e continuamente a disposizione delle loro aziende.
Tommaso e Carla sono stati fidanzati per cinque anni, in cui hanno convissuto. Questi cinque anni di fidanzamento e convivenza sono stati meravigliosi per entrambi. Hanno quindi deciso di sposarsi. Entrambi si aspettavano che il matrimonio sarebbe stato meraviglioso, come lo era stata la convivenza, anzi migliore. Invece, già pochi mesi dopo, iniziano le incomprensioni e i litigi.
Tutto ciò non aveva alcun senso.
Conosco Carla e Tommaso ad una cena di lavoro. Entro in confidenza con loro molto rapidamente. Ci vediamo come amici più volte per alcuni mesi. Dopo qualche mese mi confidano i loro problemi e mi chiedono se le tecniche che insegno posso essere di utilità per la loro situazione. Spiego loro di non essere un consulente matrimoniale e che i miei strumenti sono principalmente degli strumenti di auto-analisi, con i quali le persone individuano i loro problemi, stabiliscono degli obiettivi funzionali al loro benessere e poi li aiuto a conseguire questi obiettivi. Tuttavia con gli strumenti che avrei proposto avrebbero capito se i problemi da loro vissuti fossero stati più profondi, tali da richiedere l’intervento di un consulente psicologico professionista.
Fissiamo un incontro di due ore per la settimana successiva. Ci incontriamo e parliamo dei loro problemi e propongo loro lo strumento dei “RETTANGOLI DEL TEMPO”. Questo strumento di auto-analisi è stato da me illustrato nell’articolo “IL TEMPO DELLA NOSTRA VITA” presente nel blog di www.benesserefisocomentale.it.
In realtà propongo loro una variante di quanto illustrato nell’articolo del blog appena citato.
Infatti chiedo loro di utilizzare i soli “RETTANGOLI DEL TEMPO ELETTIVO”. Chiedo a Carla e Tommaso di elaborare il loro grafico dei “RETTANGOLI DEL TEMPO ELETTIVO” in modo da avere il grafico di Tommaso e quello di Carla e li metto a confronto. In questo modo scopriamo che vi era un disallineamento tra il grafico di Carla e quello di Tommaso. Tommaso indicava di dare molta più importanza alla famiglia, mentre Carla dava più importanza al lavoro. Dopo avere discusso con i due coniugi di questi risultati scopriamo qualcosa di molto importante. Per Tommaso il matrimonio aveva un valore “simbolico” particolare: “(…) il matrimonio sancisce il mio impegno, prioritario su tutto il resto della mia vita; a dedicarmi alla famiglia (…). Per Carla, invece, il matrimonio non aveva questo valore. Ciò causava “attrito” tra i due novelli sposi.
Lasciai ai due coniugi una settimana di tempo per riflettere su quanto avevano scoperto, ma fissammo un altro appuntamento per vederci.
Ci vedemmo e parlai loro del principio base della negoziazione in ambito diplomatico: “UNA NEGOZIAZIONE DEVE AVERE COME SCOPO QUELLO DI FORNIRE VANTAGGI, DI PARI VALORE, PER TUTTE LE PARTI E CIO’ SI OTTINE SE CIASCUNA PARTE RINUNCIA A QUALCOSA A FAVORE DELLE ALTRE PARTI, AL FINE DI OTTENERE QUALCOSA CHE DESIDERA”.
Suggerì ai coniugi di rinunciare ciascuno a qualcosa per venire incontro alle esigenze dell’altro accordandosi.
Carla rinunciò a qualche impegno di lavoro, per dedicarsi alla famiglia, parimenti Tommaso rinunciò ad avere con se Carla, in alcune occasioni, per permetterle di sviluppare la sua carriera professionale.
Questo accordo permise a Carla e Tommaso di riappacificarsi.
N.B. = Il caso indicato è vero ed è un caso in cui ho potuto efficacemente aiutare due persona che hanno poi risolto definitivamente il problema, tuttavia, per motivi di riservatezza, luoghi e nomi sono stati modificati in modo da non essere identificabili le persone.